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Green Speed II
Premessa. Progettate e fabbricate interamente nei laboratori di Montebelluna (Italia) e lanciate sul mercato a Luglio del 2012 in versione limitata (poco piu’ di 2000 paia prodotte), le Nike Green Speed sono “clamorosamente” tornate sul mercato con una nuova colorazione (bianco/nero) e con l’aggiunta della speciale tecnologia ACC sulla tomaia, ormai applicata da Nike a tutti i nuovi modelli top di gamma. Le Nike Green Speed II, oltre ad essere scarpe straordinariamente performanti e leggere (pesano appena 160 grammi), sono prodotte con materiali riciclati e rinnovabili fino al 70% (compresi lacci, linguetta d’allacciatura e rivestimenti interni ed esterni). Possono, quindi, essere considerate, di diritto, le scarpe da calcio piu’ ecologiche del pianeta. In Italia, il lancio ufficiale delle Nike Green Speed II è avvenuto il 30 novembre 2012 in occasione di Catania-Milan, ai piedi del talentuosissimo El Shaarawy, che in quella partita, tra l’altro, è stato autore di una doppietta.
Tomaia. Esattamente come per la prima versione delle Green Speed, anche in questa nuova uscita, tutta la tomaia è
lavorata nel massimo rispetto dell’ambiente (ovvero senza l’utilizzo di
solventi) ed è realizzata in pelle sintetica Kanga-Lite (la stessa utilizzata sulle
CTR360 Maestri III ma tagliata con uno spessore nettamente inferiore). Il
Kanga-Lite, come molti sapranno gia’, è quella che, tra tutte le pelli
sintetiche prodotte da Nike, piu’ si avvicina alla vera pelle di canguro, sia
in termini di vestibilita' che di percettibilita' del pallone quando si calcia o si esegue un passaggio. Bisogna pero’
precisare che, anche in questa nuova versione, tutta la parte di tomaia che va
dal tallone al quinto foro di allacciatura presenta un rivestimento realizzato
con materiali riciclati e rinnovabili (come bottiglie di plastica, poliestere e
persino olio di ricino).Tale rivestimento è immediatamente individuabile sulla
scarpa poiche’ è di un color diverso rispetto alla parte anteriore (nero, per
l’esattezza) ed ha un aspetto simile al nylon con bande di supporto che
sembrano quasi strisce di “nastro isolante”.
Come gia’ anticipato in premessa, l’unica differenza tra il Kanga-Lite delle“vecchie” Green Speed e il Kanga-Lite di questa nuova versione (a parte la colorazione, ovviamente), è l’aggiunta della speciale tecnologia ACC (All Conditions Control), ovvero l’esclusivo trattamento brevettato da Nike che permette alla tomaia di avere un miglior grip col pallone, in qualsiasi condizione climatica. Tale tecnologia risulta utile soprattutto in condizioni piovose, poiche’ e’ proprio quando piove che il pallone risulta piu’ scivoloso del normale. Fino ad oggi, la tecnologia ACC ha ricevuto ottimi consensi un po’ da tutti, motivo per cui Nike sta continuando a proporla ad ogni nuova uscita di un modello top di gamma.
Suola. Oltre a lacci, linguetta d’allacciatura e rivestimenti
interni ed esterni, nelle Nike Green Speed II ad essere realizzato con
prodotti riciclati e rinnovabili e’ anche la suola. In particolar modo, nella parte
centrale, essa presenta una “piastra” che e’ realizzata per meta’ in
TPU rinnovabile (15% piu’ leggero del TPU tradizionale) e per l’altra meta’
in Pebax Renu, un nuovo esclusivo materiale composto al 97% da semi di
ricino. Al suo interno, tra l'altro, tale piastra presenta una particolarissima
struttura “a diamante” (cioe’ con tante cavita’ romboidali in sequenza) che
danno alla suola una flessibilita’ eccezionale. Per cio’ che concerne la
configurazione dei tacchetti, ne abbiamo 2 lamellari sul retro +1 posto
trasversalmente e 5 sul davanti (di cui, 2 lamellari, 2 rotondeggianti e 1
lamellare posto trasversalmente). Si tratta quindi di una tacchettatura
piuttosto aggressiva, progettata, fondamentalmente, per garantire la maggior trazione
possibile in occasione degli scatti brucianti, perfetta, di conseguenza, per i
giocatori estremamente rapidi.
Calzata. In termini di vestibilita’, le Nike Green Speed II calzano in maniera identica alle prime Green Speed uscite a Luglio: sono, cioe’, discretamente aderenti sui lati (un po' come le Nike CTR360 Maestri III) e piuttosto ampie sul davanti. Gli amanti delle scarpe super-aderenti, quindi, farebbero sicuramente meglio ad optare per mezza misura piu' piccola. Per tutti gli altri, invece, la taglia standard dovrebbe andare benissimo.
Considerazioni finali. Esattamente come la prima versione, le Nike Green Speed II rappresentano la scelta ideale per tutti quei giocatori che desiderano avere ai piedi scarpe estremamente leggere, molto performanti in termini di trazione e sensibilissime nel tocco di palla. Le Nike Green Speed II, infatti,hanno una tacchettatura molto aggressiva, sono dotate di una tomaia in Kanga-Lite ultrasottile e soprattutto, sono le scarpe piu’ leggere mai prodotte da Nike (peso: 160 grammi). In virtu di cio’, ali e attaccanti, rappresentano, sicuramente, le due categorie di giocatori maggiormente indicate per questo modello di scarpino. A confronto con altri modelli che ricadono nello stesso segmento (ad esempio le Puma evoSpeed1, le Adidas F50 adiZero e le stesse Nike Mercurial Vapor VIII), il prezzo di listino delle Green Speed II e’ sicuramente piu’ elevato: bisogna pero’ considerare che si tratta di scarpe ad altissimo contenuto tecnologico e a bassissimo impatto ambientale. Con ogni probabilita’, inoltre, non verranno prodotte in serie (almeno per il momento), per cui si tratta di vere e proprie scarpe d’elite.
In sintesi
NIKE GREEN SPEED II
valutazione utenti
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